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''Nuova fumata nera sul Ccnl. Contrattazione picconata da alcuni sindacati. Ora intervengano governo e Regioni''

Roma, 20 febbraio - “Sono caduti tutti gli alibi e chi, anche oggi, ha sprecato l’ultima chiamata e deciso irresponsabilmente di non sottoscrivere il Ccnl del comparto non solo si è assunto una enorme responsabilità di cui dovrà dare conto ai lavoratori, ma ha anche decretato la morte del ruolo dei sindacati nella contrattazione”. Il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, commenta così il fallimento del tavolo convocato questa mattina all’Aran.

“L’incontro odierno – ricostruisce Bottega – ha confermato quanto abbiamo sempre sostenuto: le risorse, che anche noi reputiamo insufficienti, non aumenteranno perché qualcuno fa la voce grossa o punta i piedi. E bacchette magiche non ce ne sono”. Non solo, prosegue, “ma anche la parte ordinamentale del contratto non sarà oggetto di modifiche tant’è che l’Aran, su mandato delle Regioni, ha riproposto il testo frutto della trattativa di gennaio. Ecco perché la decisione di non firmare neppure stamani di fatto preclude ogni possibilità di futura negoziazione. Un vero e proprio ‘suicidio’, naturalmente non nel nostro nome, ma – ed è un paradosso - nel nome di quelle sigle che a partire dagli anni ’90 hanno voluto con forza l’attuale sistema di contrattazione”.

“A questo punto – evidenzia il segretario del Nursind – non ci resta che chiedere un intervento a governo e Regioni per distribuire le risorse stanziate in manovra. A spingerci in questa direzione è il senso di responsabilità che sentiamo nei confronti dei lavoratori, una responsabilità che, evidentemente, non ha guidato le sigle sindacali che hanno scelto, in maniera per noi scellerata, di non sottoscrivere il Ccnl sulla pelle dei professionisti”.

“È emblematico il caso del personale di pronto soccorso che per primo purtroppo sta pagando il prezzo della mancata ratifica dell’intesa, non potendo percepire l’aumento dell’indennità in busta paga. Come ha ribadito ancora una volta oggi l’Aran, infatti - conclude Bottega -, questo incremento è legato al rinnovo del contratto in quanto rientra nei finanziamenti stabiliti dall’atto d’indirizzo delle Regioni e certificato dalla Ragioneria dello Stato”.