Sono state approvate le linee guida per l'applicazione della normativa sulle prestazioni extra aziendali del personale infermieristico. Di seguito il documento

Documento Conferenza Stato Regioni

Alcuni estratti

"Pur non essendo indicato dalla norma si ritiene, in base alla ratio della stessa norma e ad una interpretazione costituzionalmente orientata, nonché in coerenza con i canoni di ragionevolezza, che esse siano esclusivamente le attività riconducibili alle professioni sanitarie per le quali, indipendentemente dal profilo di inquadramento, gli interessati abbiano l’abilitazione all’esercizio. Diversamente infatti si determinerebbe una disparità di trattamento con gli altri operatori del comparto sanità del tutto arbitraria, non essendo la deroga al regime delle incompatibilità collegata a valide ragioni giustificatrici, peraltro neppure indicate dal legislatore."

"...il predetto personale può espletare solo prestazioni professionali al di fuori dell’azienda o ente di appartenenza, con esclusione di qualsiasi attività professionale “intra moenia”, per l’esercizio della quale sarebbe necessaria una formale previsione legislativa"

"Va invece ritenuto ammissibile il conferimento di incarichi libero professionali da parte di altre strutture pubbliche, anche del SSN, e l’instaurazione di rapporti di lavoro autonomo con strutture private anche accreditate. Risulta altresì possibile l’esercizio di attività libero professionali a favore di singoli utenti."

"La norma pone tre condizioni perché l’azienda possa rilasciare l’autorizzazione:

a) l’attività deve garantire prioritariamente le esigenze organizzative del Servizio sanitario nazionale;

b) deve essere verificato il rispetto della normativa sull'orario di lavoro;

c) l’organo di vertice dell’amministrazione di appartenenza deve attestare che non sia pregiudicato l'obiettivo aziendale relativo allo smaltimento delle liste di attesa, nel rispetto della disciplina nazionale di recupero delle predette liste di attesa anche conseguenti all'emergenza pandemica."